Friday, October 31, 2008

From a logical point of view

Io, questa cosa del no ai preti gay non la capisco proprio. Non la capisco da un punto di vista logico e non morale, eh. Non la capisco non perché la pensi come una ulteriore discriminazione verso gli omosessuali che ogni giorno ne vivono di qualsiasi genere. No, no. A me sfugge qualcosa che precede.
Allora, se un prete per definizione (discutibile quanto si vuole, ma tant'è) non può avere rapporti sessuali, se un prete ha il dovere della castità, dov'è che i suoi orientamenti sessuali fanno questione? E' solo ridondante la puntualizzazione. O sbaglio? Un sacerdote non può fare sesso (né con gli uomini, né con le donne. Con i ragazzini non è peccato: è reato). Stop. Certo, può essere attratto da un bel maschio e da una ragazza ma questo rimane un problema suo, della sua coscienza o della sua anima. Ma finché non passa dai pensieri alle mani addosso, cosa cambia?

Non vorrei che dietro all'idea che i gay non possono prendere i voti, ci sia qualcos'altro. Per esempio, una mossa nella battaglia sulla metafisica dell'omosessualità ("si è o si diventa?").

Poi, lascerei perdere le idiozie della Binetti sulla pedofilia (sul "Corriere", oggi). Idiozie logiche, s'intende.

Thursday, October 30, 2008

Cicuta

Scopro solo ora, a sei mesi di distanza (sic), che lo Swif chiude. E' stata la prima e migliore risorsa on line italiana dedicata alla filosofia. Lo annuncia Luciano Floridi in un messaggio di commiato triste ma non troppo. Dal momento che in quello spazio ho fatto le mie prime cose per il web, un po' mi sale il magone. In questa intervista che facemmo sei anni fa Luciano spiegava le ragioni di quel progetto.

Per Halloween


Ok, no, a noi non ci fregano con queste feste importate eccetera eccetera. Perché è una festa del consumismo, americana, inutile...
Detto questo, domani vado a fare due chiacchiere col la ragazza aspirante vampira qui accanto (ve la saluto, d'accordo).
Per chi volesse invece coltivarsi lo spirito, un'interpretazione filosofica degli zombie.

Wednesday, October 29, 2008

«Provocatori pronti a tutto»


Dopo l'accorato appello di Cossiga, qualcuno si è messo la mano sul cuore e ha fatto suo l'invito del Presidente.

Voglia di comunità

Come dicevo qui, sono stato a Padova. Ed è stato proprio un bel stare. Una chiacchierata in libreria molto istruttiva, molte persone attente e interessate. Soprattutto ho scoperto cosa s'intenda quando si parla di comunità e di Nordest. Cioè, in verità non sono sicuro che i sociologi "nordologi" ne parlino proprio in questo senso, però credo che un po' c'entri. Ho conosciuto il gruppo di scrittori che qualche anno fa ha partorito I nuovi sentimenti, una raccolta di testi (racconti, appunti ecc.) che dovrebbe anche essere una sorta di manifesto di una nuova poetica, il "realvisceralismo" lo definiscono ironicamente.
Ma non sono (solo) le qualità letterarie che mi hanno colpito. C'è una voglia di stare insieme che non è normale, ve lo assicuro. Passano ore e ore a discutere di libri, di scrittura e di tutto il discutibile (l'altra sera a cena hanno litigato intorno alla gnosi, per dire). E' la passione che ci mettono in questi meeting, anche i più leggeri, che fa specie. Si beve spritz, si commenta quel testo di quello, di quell'altro, si beve birra, ci si accalora. Si beve grappa.
A guardarli insieme, giovani e "vecchi" danno l'idea di essere in "Amici miei", ma colto e padano però.

Sunday, October 26, 2008

C'era una volta

Thomas Friedman, il guru del mondo piatto, ha scritto un gran libro sulla green revolution che l'America prima e il mondo poi dovrebbero sbrigarsi a fare se vogliono salvarsi dalla catastrofe ambientale. Soprattutto, è pieno d'entusiasmo e di slancio come solo un americano sa essere.
Il libro è uscito un paio di mesi fa, a occhio. Poi c'è stato, sul finire di settembre, il deflagrare della crisi e il rinculo (psicologico e non solo) sui progetti di chi pensava di poter uscire da una economia "petroliodipendente". Qualche giorno fa, Friedman sul Nytimes ha provato a rimettere insieme i cocci.

Saturday, October 25, 2008

Venghino, siori, venghino

Lunedì, nel tardo pomeriggio, il tenutario sarà a Padova a parlare di ”Letteratura e Nordest“. Accorrete numerosi.

Friday, October 24, 2008

Riformatevi

A leggere l'intervista di ieri a Cossiga sul Riformista (a Fabri'...) ci avevo pensato pure io. Poi, Luca Sofri ci ha avuto anche la pazienza di scrivere a Polito a tarda sera.

Aridatece Gasparri, please

Thursday, October 23, 2008

Disegno dal vero


Oggi sono stato a conoscere Guy Delisle che è un gran disegnatore di storie a mezza via tra il giornalismo e l'autobiografia (anche se lui dice che siccome non ci sono le 5 W nelle sue storie allora non è giornalismo). Per dire, questa e questa meritano non poco. La Manu che ci fa pure la tesi su gli ha fatto un'intervista molto carina che metteremo da qualche parte.
Qui c'è il suo blog.

Spin doctor

«Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interni (…). Gli universitari? Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Le forze dell’ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì».

(Gli illuminati consigli di Cossiga a Maroni, sul Quotidiano nazionale di oggi)
(segnalato da Alessandro Gilioli)

Tuesday, October 21, 2008

Vittorio Foa

Vittorio Foa (Torino, 18 settembre 1910 – Formia, 20 ottobre 2008).

Monday, October 20, 2008

Oltre le firme c'è di più?


Io pure lo aspettavo con curiosità perché ci ho un gusto un po' ossessivo a sfogliarli i giornali. Al di là della festa, piena di gente incazzzzata, ci piaceva di vedere venire fuori qualche idea nuova. Mi dicevo, o si innova la scatola (grafica) o si innova la ciccia. Oppure, tutte e due se proprio va di lusso.
E invece? Il nuovo Riformista non ci piace (non è una condanna, eh). Vabbè, hanno sbagliato la pagina dello sport (Hamilton come Obama? che invenzione...; Simoncelli pure su Vanity Fair è uscito; Matteoli che cambia canale se guarda la Juve? che crossover). Ok, la pagina di gossip ve lo fa vedere a voi tristoni di sinistra che siete contro Verissimo (però mettetela al posto giusto, che se l'invenzione delle cronache vale una medaglietta per Ezio Mauro, due culi dopo gli esteri e prima degli editoriali non si capiscono se non li spiegate). In prima, c'è il prestigiosissimo pezzo di Guia Soncini che sì che le Winx non si criticano e che anzi fanno bene (no no, Guia, le Winx fanno schifo, sono scritte con i piedi e disegnate peggio. Leggere l'Uomo Ragno e X-Men, per criticare quelli che il gioco della Città del sole è il migliore); le pagine della cultura? mah.
Poi è arrivato lui e ha tirato la linea.

Periferia infinita magnagatti

Sul tumblr ho messo la chiacchierata con Vitaliano Trevisan su Vicenza, la letteratura e la periferia infinita uscita su Reset.

Friday, October 17, 2008

Solo non si vedono i due leocorni


Lunedì prossimo uscirà il nuovo Riformista e ieri hanno fatto una bella festa con un sacco di facce nuove. C'era tutta la crème della via italiana al laburismo. Però non avevano avvertito nessuno che loro sono un giornale "incazzato".

Aristotele in Indonesia

Carlos Fraenkel aveva già scritto un bel pezzo sulle sue trasferte per insegnare filosofia in contesti particolari. Era stato nell'unica università palestinese e ne venne fuori un racconto molto significativo di dialogo in concreto (lo traducemmo pure sulla rivista). Ora è andato in Indonesia a parlare della Repubblica, di Platone, di Aristotele, di democrazia e di molto altro. Su Dissent il suo racconto, che dai primi paragrafi si preannuncia ottimo.

Why he blogs

«The quintessential blogger avant la lettre was Montaigne». Andrew Sullivan su The Atlantic scrive l'ultima analisi (almeno finora) del fenomeno blog. A occhio mi pare migliore di altre. E comunque più colta, che non guasta.

Thursday, October 16, 2008

Razzismo e diritti umani

Il prossimo giovedì noi si sarà qui per una presentazione del (quasi) nuovo numero di Reset. Per chi vuol venire: è alla Fondazione Basso, dietro al Senato. E prenda nota dell'ora antelucana.

Wednesday, October 15, 2008

Cultura generale

Diciamolo, che il principale quotidiano italiano a pag. 2 non sappia che per CO2 s'intende l'anidride carbonica, "il micidiale biossido di carbonio" scrive Luigi Offeddu traducendo un qualche documento, fa un po' impressione.

Tuesday, October 14, 2008

Scemo e più scemo

Spero che tutti quelli che se la prendono (giustamente) con gli articoli del tipo "Il web rende più stupidi e non parliamo poi di Google" si prendano gioco di ricerche tipo quella a cui da spazio adesso il Corriere.

Friday, October 10, 2008

Spare Cycles

Chris Anderson nel suo ultimo post butta lì le sue riflessioni sugli effetti della crisi finanziaria sull'economia "free". E noi che crediamo nel girare a vuoto ci speriamo.

Thursday, October 09, 2008

Fatti più in là, uh uh

German engineering, Swiss innovation, American nothing. (Pubblicità della Smart Fourfour)
Sto leggendo il nuovo libro di Thomas Friedman e la battuta con cui si apre non è male. Dopo The world is flat, questo Hot, Flat and Crowded poteva essere un best seller, "poteva" perché sognare una rivoluzione verde, come fa Friedman, in questo momento di catastrofe economica non sembra l'urgenza di tutti i governi, in primo luogo di Obama e McCain.

Made in Britain

Perché noi non possiamo permetterci copertine così chic?

Wednesday, October 08, 2008

Ricercato

Arrivare su questo blog con Google è una cosa da eletti (pochi). Io, personalmente parlando, amo molto coloro che ci giungono cercando "pettinare le bambole" (e sono molti, proporzionalmente parlando). Però da ieri, il lui o la lei che sono arrivati qui cercando "collezionisti di cose solo in un senso secondario" hanno la mia massima stima e salgono sul podio, senza passare dal via.

Monday, October 06, 2008

Mi ricordo, sì, io mi ricordo


Sto leggendo l'inchiesta che Silvia Ballestra ha dedicato a quella stagione che sembra lontana secoli in cui Giuliano Ferrara pontificava per via metafisica intorno all'embrione, alla vita, alla morte, all'omicidio senza assassini ecc. Le cose andarono come andarono, la lista pro-life prese quanto il partito della terza internazionale, Ferrara si rinchiuse nella sua fortezza Bastiani del Foglio e tutto tornò come prima. Anche Boselli scomparve sepolto non tanto dal ricatto maggioritario di WV quanto dall'inconsistenza politica della sua proposta, inconsistenza analoga e contraria a quella di Ferrara (d'altra parte, se Ferrara prende lo zerovirgola, perché i noFerrara dovevano prendere di più).
A leggerli ora, i resoconti indignati e sbigottiti di Silvia, fanno uno strano effetto. Da una parte c'è il fatto che l'aborto clandestino non è affatto scomparso (lo dice pure il Corriere di oggi), che gli obiettori di coscienza si moltiplicano negli ospedali, che la Ru486 è ancora un tabù. Dall'altra però - se a un fantoccio ideologico se ne è subito sostiuito qualche altro - la crassa ignoranza e violenza di un essenzialismo cattolico, pure di riporto, pare ricondotta nel suo giusto alveo, la canonica. Almeno per ora.

Un po' di sano cinismo

Borse a picco. Unicredit continua a perdere
Il Papa: "Solo la parola di Dio è solida"

Saturday, October 04, 2008

Interamente

«Il Paese (l'Italia, ndr) ha assorbito una grande quantità di neri, è stato interamente invaso da gente di colore». Così il demografo Baget Bozzo oggi sul Giornale.

Friday, October 03, 2008

Basta un poco di zucchero e la pillola va giù

Che bella cosa la rete. Giusto ora scopro che un deputato del Pdl nonché coordinatore ligure di Forza Italia, in un suo fondo sull'edizione genovese del Giornale, cita una mia recensioncina di ben cinque anni fa per confermare l'idea che al centro della cultura dell'Occidente debba esserci la cristianità. Per fortuna ha la decenza di citarmi insieme a Edmund Husserl, per carità. Sob.

Thursday, October 02, 2008

La tigna del compagno Variati

Io non so com'è o come non è, se oggi abbia ragione Ilvo Diamanti oppure il resto del mondo che non vuol far fare sto benedetto referendum (anzi no, consultazione popolare). Certo è, che se continua così, Achille Variati, alle prossime elezioni a Vicenza prende il 70 per cento dei voti. E c'è pure il rischio che risollevi il Pd.
Per non dimenticare di chi stiamo parlando qui una chiacchierata con il sindaco.

La Gelmini a Malibu

Stamattina non è una gran mattina: i bambini tossiscono, il cielo è grigio e io me ne sto alle 9 nella sala d'attesa di un dentista aspettando che il signore in camice cali la mannaia (1040 euri...).
Ma ecco che la tonalità affettiva cambia. Trovo un vecchio Grazia e mi vado a vedere le pagine dove mi capitava qualche volta di scrivere e dove da tempo non scrivo più. Sfoglio ancora e m'imbatto in un'intervista a Will Smith (sì, l'amico di Muccino). Inizio a leggere e mi si para davanti l'Italia del futuro prossimo, dove dei ricchi scemi pretendono di avere una scuola in casa propria, però finanziata dallo Stato. Strappo la pagina e ora, a casa, trascrivo fedelmente i passi significativi.

«Io e Jada pensiamo che vi siano cose che i nostri figli devono conoscere e che non sono proposte dall'educazione tradizionale. Crediamo che lo sviluppo della propria personalità sia molto più importante del teorema di Pitagora. Preferirei che facessero gli attori piuttosto che i fisici nucleari». A chi paragonerebbe i suoi figli? «Jaden è come Johnny Depp. WIllow è come Paris Hilton: prima di tutto le piace apparire».
Dimenticavo, pare che Smith sia di Scientology.