Premesso che a me di Moretti me ne frega poco o nulla, mi continuo a chiedere che ci sia dietro alla guerra, che va avanti da un po', del Corriere della sera contro Nanni. E per dovere civico continuo a denunciare questo stato di cose e a chiedere di conoscere le ragioni di tanto astio.
Nella cronaca di Roma di oggi, Valerio Cappelli ci mette a parte di una mattinata e un pomeriggio al Nuovo Sacher insieme a Johnny Palomba, critico cinematografico misterioso della scuderia Fandango.
Ora, la famosa regola dei fatti separati dalle opinioni non sarà più la bibbia ma almeno tenere divise un po' le cose non sarebbe male. Soprattutto se le opinioni sono quelle di Cappelli.
E invece no, il cronista racconta che «Nanni manca l'affondo», che «spesso il bersaglio è scontato», che «c'è il rischio di elevare ciò che non è, in una mattinata autoreferenziale». Cappelli non gliele manda a dire a quel regista colla puzza sotto al naso: «Non è che solo al popolo di Moretti non piacciono le cose brutte». Capito? Noi siamo qui a difendere la massa da quegli snob livorosi. Ecco l'infamia: Palomba e Palombella compiono la stessa operazione di Verdone e De Laurentis. Ossignore, abominio.
A Cappe', d'accordo, non ti piacciono le Recinzioni di Palomba, ma perché, se compro il Corriere mi devo leggere «Nanni ricorda che le riprese di “Palombella rossa" furono ultimate in novembre, faceva freddo sia fuori che dentro la piscina. Al Nuovo Sacher le cose non vanno meglio. Si sta pigiati in piedi, anche per la vigilanza è festa. La regola (?) è: peggio stiamo, meglio stiamo. Ma Nanni, si sa, è un autore scomodo». E tutti giù a ridere della boutade.
Così è nella cronaca di Roma del Corriere.
Corriere della sera
Monday, January 07, 2008
Nanni e il vestitino del Corriere
Pubblicato da Alessandro Lanni a 9:36 PM
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1 comment:
sò regazzi...
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