Se ne sta lì, col suo grembiule abbottonato zoppo e senza denti, aspettando il suo turno. Le maestre hanno chiesto a ogni bambino di scrivere due parole sullo "spirito natalizio", su quale fosse il significato di questa festa fatta di regali e poco altro. Ed eccoli che uno alla volta percorrono quei pochi passi dal banco all'albero dove penzolano tutti quelle massime di saggezza perugina. C'è chi chiede che non scoppi la Terza guerra mondiale e chi vuol far sparire la fame nel mondo, chi vuole regali per i poveri e chi vuol proprio far sparire i poveri. C'è la riccetta che vuole far tornare la povera nonna da quel brutto posto che è la morte.
Poi arriva lui. E la biografia dello scoglionamento esplode: «Io spero, ehm, io vorrei che chi lavora molto ottenga dei risultati adeguati».
Wednesday, December 22, 2010
Mini-etica di un piccolo calvinista del XXI secolo
Pubblicato da Alessandro Lanni a 4:08 PM 0 commenti
Etichette: Io
Tuesday, December 14, 2010
Il finanziere ubiquo
EDIT: e invece era semplicemente scemo.
Da una parte
E dall'altra
Pubblicato da Alessandro Lanni a 7:56 PM 0 commenti
Subscribe to:
Posts (Atom)