Leggo e sottoscrivo. L'arrapamenento per la ragazzetta in carcere è imbarazzante anzicheno.
E' incredibile il chiacchiericcio manettardo che infesta i commenti alla scarcerazione di Paris Hilton, considerata una persona privilegiata e raccomandata per essere uscita di galera dopo un solo giorno di detenzione. A parte che i giustizialisti assetati di sangue avrebbero potuto aspettare un attimo prima di far tintinnare le manette a ogni riga dei loro articoli e nelle loro dichiarazioni, visto che Paris è subito rientrata in galera. Il punto che sfugge ai moralisti coi sopracciò è che la ragazza non ha fatto nulla per meritarsi il carcere. I casi come il suo solitamente non finiscono in prigione per più di mezza giornata. Paris Hilton è solo vittima delle manie di protagonismo di un giudice. Paris Hilton è in galera soltanto perché si chiama Paris Hilton, altro che raccomandata. Ed è rientrata in galera accompagnata dalla ola degli editorialisti snob che la detestano antropologicamente, indignati perché una ragazzina colpevole di essersi sbronzata possa scontare la pena agli arresti domiciliari. Ci vada la Rodotà a farsi redimere.Lo abbiamo preso qui
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