Thursday, May 19, 2011

Passo e chiudo

Questo blog NON verrà più aggiornato (almeno credo).

Il titolare è andato da un'altra parte.

Thursday, March 24, 2011

Houdini, eroe del modernismo

It may be that for his audience, the key metaphor was that of the "ordinary man" confronting and heroically overcoming, not only authority figures such as policemen and jailers, but the whole repressive apparatus and iconography of early twentieth-century Western industrial society.
Preso qui.

Thursday, March 03, 2011

Tuesday, February 15, 2011

Se ci teniamo alla morale, non diamola per scontata

A proposito di morale e moralismo, donne, uomini, berlusconismi e la manifestazione del 13 febbraio ho scritto questo. Sulla necessità di trovare un argomento convincente, molto convincente, che addirittura convinca anche noi.


L'argomento decisivo non c'è perché si mescolano sfondi e primi piani. Non c'è perché per trovare una risposta bisogna bene o male starci al gioco ovvero accettare un contesto dove morale pubblica e privata siano appunto in gioco, siano lo sfondo condiviso a partire dal quale poi dividersi.
Si denuncia la perdita della dignità e la necessità di recuperarla per le donne, d'accordo. Ma “dignità” è parola che suona così antica e polverosa oggi, non fa parte affatto dello sfondo condiviso a partire dal quale ci si capisce. Come si fa a spiegare a una giovane (ma anche un ragazzo) che vede la propria strada prescritta da tutt'altre ingiunzioni sociali a far proprio l'invito a ritrovare la “dignità”? Che moneta è la dignità delle persone nell'epoca in cui lo sfondo è di tutt'altro colore? in cui l'individualismo e la presunta libertà (che nulla hanno a che fare col '68) molto spesso divengono pure e semplice egoismo e in cui farcela, riuscire a guadagnare qualche cento o mille euro, è l'obiettivo che dà senso a una vita?

Vedo che Rodotà, oggi su Repubblica, scrive cose in sintonia (almeno in parte).
La vera faziosità è quella sua e di chi lo circonda, privi come sono di qualsiasi strumento culturale e quindi sempre più votati al rifiuto d'ogni dimensione argomentativa. Dignità, per loro, è parola senza senso, parte d'una lingua che sono incapaci di parlare.

Friday, January 28, 2011

Patate novelle o minorenni


Prima o poi ci vorrà qualcuno, magari uno studente o studentessa, che si cimenti con dedizione a mettere in fila tutte le prime pagine di Libero per trarne la morale. Uno studio approfondito della trasformazione dei giornali.
(Libero è l'unico giornale che nell'ultimo periodo ha aumentato le copie in Italia).

Monday, January 24, 2011

Ian McEwan parla con me



Oddio, parla. Lui parla e io sto dall'altra parte. Preso qui.

Friday, January 21, 2011

Terremoti e altre catastrofi

Articolo scritto per Nova24.

«La fine del mondo, anche del piccolo mondo di una comunità dell'Italia centrale, passa da un terremoto non violentissimo ma che distrugge i legami che tengono insieme le persone. E molti di questi legami si realizzano nelle case e nelle scuole, nelle università e negli uffici, che a L'Aquila ancora sono danneggiati gravemente». Mary Comerio insegna a Berkeley, in California, in una terra che sa per certo o quasi (al 94 per cento) che nei prossimi trent'anni ci sarà una scossa analoga a quella del sisma che ha stravolto l'isola di Haiti giusto un anno fa.
Prosegue qui

Monday, January 10, 2011

Miglior romanzo del 2011

E' questo.

Wednesday, December 22, 2010

Mini-etica di un piccolo calvinista del XXI secolo

Se ne sta lì, col suo grembiule abbottonato zoppo e senza denti, aspettando il suo turno. Le maestre hanno chiesto a ogni bambino di scrivere due parole sullo "spirito natalizio", su quale fosse il significato di questa festa fatta di regali e poco altro. Ed eccoli che uno alla volta percorrono quei pochi passi dal banco all'albero dove penzolano tutti quelle massime di saggezza perugina. C'è chi chiede che non scoppi la Terza guerra mondiale e chi vuol far sparire la fame nel mondo, chi vuole regali per i poveri e chi vuol proprio far sparire i poveri. C'è la riccetta che vuole far tornare la povera nonna da quel brutto posto che è la morte.
Poi arriva lui. E la biografia dello scoglionamento esplode: «Io spero, ehm, io vorrei che chi lavora molto ottenga dei risultati adeguati».

Tuesday, December 14, 2010

Il finanziere ubiquo

EDIT: e invece era semplicemente scemo.

Da una parte
















E dall'altra

Thursday, November 25, 2010

Se i giornali si trasformano in community, la militanza vince


Sul numero 122 di Reset (in edicola da oggi) ho scritto un pezzetto sulla polarizzazione dei quotidiani per cui i lettori divengono militanti e fan.
Nel dossier anche cose di De Biase, Ferrigolo, Granieri, Sofri, Zambardino.

Questo l'inizio del mio articolo.

Perché centinaia di persone si danno appuntamento ogni giovedì pomeriggio su Facebook per “laicare” o commentare l'anteprima della copertina del settimanale «Internazionale»? Perché migliaia di ragazze e ragazzi mandano foto molto glam con post-it attaccati in fronte o sulla bocca a «Repubblica.it»? Perché «il Post», il giornale on line diretto da Luca Sofri, riesce a drenare quasi mille commenti in una discussione su Fini? E il successo del «Fatto Quotidiano»?

Pensiamoci un attimo. Ricordate i militanti del vecchio Pci che la domenica e nelle manifestazioni diffondevano «l'Unità» per puro spirito di appartenenza, perché si sentivano parte di un progetto politico e culturale di cui il giornale era uno strumento? Ecco, la risposta alle domande iniziali sta nel mettere insieme un ricordo in bianco e nero con i nostri clic di oggi. Nell'epoca in cui le piazze sono anche i social network, i nuovi militanti diffondono con gli strumenti della rete: like, condivisione, commenti.


L'articolo completo qui.

Monday, November 15, 2010

Qualche appunto sulla questione primarie


Mi appunto qui qualche idea sulla questione primarie.

- C'è un grosso non detto (o almeno non visto da me) sulla questione delle primarie: una cosa è scegliere un candidato per elezioni con il doppio turno, come quelle per il sindaco, e una cosa è scegliere il candidato premier nell'ambito delle elezioni politiche, dunque a turno unico. Non si capisce perché nessuno noti che un Pisapia o un Vendola per varie ragioni non avrebbero possibilità sul piano nazionale ma su quello locale sì. E in virtù non solo della loro identità ma anche del diverso sistema elettorale.

- Un partito che non riesce ad avere passione e militanza (il PD) si sta avvitando su di un sistema, le primarie, che presuppone proprio la militanza e la partecipazione. Alle primarie vince, se sono primarie libere, il candidato con un'indentita' piu' forte ovvero colui che riesce a mobilitare un suo popolo di riferimento. Vendola in Puglia e ora Pisapia a Milano (ma ci sono molti casi in giro per l'Italia) ne sono un esempio. Quale militanza può mai sollecitare un rispettabilissimo professionista come Stefano Boeri? Che coinvolgimento può attivare in un piccolo popolo come la sinistra moderata milanese?

- Proprio per questa ragione - ovvero, nelle primarie viene premiato il candidato che suscita la militanza e non il candidato con più chance (e non è il caso di Milano dove forse Pisapia ha qualche possibilità in più rispetto a Boeri) - non si capisce perché ci sia in molti questo cieco entusiasmo per un meccanismo che ha dimostrato in molti casi di funzionare poco e male.

Wednesday, November 03, 2010

Quello che Obama ha fatto finora

Piccolo riassuntino. Da qui.


Many of Obama’s critics go so far as to deny that he has accomplished anything of significance. He has in fact accomplished a great deal during the first year of his presidency, achievements comparable to those of Roosevelt and Johnson during the early years of their presidencies. Here is a list of what he has done on the domestic front, as itemized by Nathan Newman in TPMCafé on November 20, 2009.

# Three major health bills (State Children’s Health Insurance Plan; tobacco regulation; and stimulus funds for Medicaid, COBRA subsidies, health information technology, and the National Institutes of Health) enacted even before comprehensive reform(132-3)

# Comprehensive health care reform(132-3)

# A stimulus package that prevented a depression, delivered key new funds for education, expanded state energy conservation programs and new transit programs, added new smart grid investments, funded high-speed Internet broadband programs, extended unemployment insurance for up to ninety-nine weeks for the unemployed and modernized state unemployment insurance programs to cover more of the unemployed, made large new investments in the safety net, from food stamps (SNAP) to affordable housing to child care(132-3)

# Clean cars to take gas mileage requirements to thirty-five mpg(132-3)

# Protection of two million acres of land against oil and gas drilling(132-3)

# Executive orders protecting labor rights, from project labor agreements to protecting rights of contractor employees on federal jobs(132-3)

# Stopping pay discrimination through the Lilly Ledbetter and equal pay laws(132-3)

# Making it easier for airline and railway workers to unionize, while appointing National Labor Relations Board and other labor officials who will strengthen freedom to form unions(132-3)

# Reversing the Bush ban on funding overseas family planning clinics(132-3)

# Passing hate crimes protections for gays and lesbians(132-3)

# Protecting stem cell research(132-3)

# Financial reforms to protect homeowners and credit card holders(132-3)

# Bailing out the auto industry and protecting unionized retirees and workers(132-3)

Saturday, October 30, 2010

Ti spiezzo in due

Monday, October 25, 2010

La scuola che vuole la Lega (ma non solo)

A Udine il presidente, leghista, della Provincia sotiene che “Le persone disabili ritardano lo svolgimento dei programmi scolastici” e che “è inutile che alle superiori seguano lezioni di filosofia, economia o diritto. Meglio far fare loro dei corsi che li introducano al mondo del lavoro”.
Un breve pensiero su quale idea della scuola si stia diffondendo in Italia.

le scuole italiane fin da quelle elementari sono divenute spesso il luogo della competizione più che dell'inclusione. Non sono solo i diversi, gli immigrati o disabili, a poter essere penalizzati, ma tutti coloro che in un modo o nell'altro non si adeguano agli standard richiesti. Si inizia a diffondere l'idea che non è più la scuola a poter dare una mano (“sa, i tagli non lo permettono”) e che il bambino e la famiglia con qualche problema devono arrangiarsi da soli.

L'ossessione del programma da rispettare, dall'acquisizione delle competenze fin da subito e il più veloce possibile, la condanna del bambino “lento”, di quello “pigro”, certificano una trasformazione in corso di cui quest'ultimo exploit è solo il fuoco d'artificio finale. L'obiettivo delle maestre è spesso far apprendere più competenze possibile fin da subito e chi non ce la fa, riponde il Fontanini di turno, “ci spiace ma vada nei corsi per i più lenti”.