Monday, November 15, 2010

Qualche appunto sulla questione primarie


Mi appunto qui qualche idea sulla questione primarie.

- C'è un grosso non detto (o almeno non visto da me) sulla questione delle primarie: una cosa è scegliere un candidato per elezioni con il doppio turno, come quelle per il sindaco, e una cosa è scegliere il candidato premier nell'ambito delle elezioni politiche, dunque a turno unico. Non si capisce perché nessuno noti che un Pisapia o un Vendola per varie ragioni non avrebbero possibilità sul piano nazionale ma su quello locale sì. E in virtù non solo della loro identità ma anche del diverso sistema elettorale.

- Un partito che non riesce ad avere passione e militanza (il PD) si sta avvitando su di un sistema, le primarie, che presuppone proprio la militanza e la partecipazione. Alle primarie vince, se sono primarie libere, il candidato con un'indentita' piu' forte ovvero colui che riesce a mobilitare un suo popolo di riferimento. Vendola in Puglia e ora Pisapia a Milano (ma ci sono molti casi in giro per l'Italia) ne sono un esempio. Quale militanza può mai sollecitare un rispettabilissimo professionista come Stefano Boeri? Che coinvolgimento può attivare in un piccolo popolo come la sinistra moderata milanese?

- Proprio per questa ragione - ovvero, nelle primarie viene premiato il candidato che suscita la militanza e non il candidato con più chance (e non è il caso di Milano dove forse Pisapia ha qualche possibilità in più rispetto a Boeri) - non si capisce perché ci sia in molti questo cieco entusiasmo per un meccanismo che ha dimostrato in molti casi di funzionare poco e male.

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