Quando sono entrato per la prima volta in una facoltà di filosofia, giusto una ventina d'anni fa, si studiavano già le idee di Giovanni Reale sulle «dottrine non scritte» di Platone. E sembravano pure una grande intuizione.
Ora, io non discuto del merito né della rilevanza di quella tesi, della sua importanza per capire il padre di tutti noi. Tuttavia definirli ancora «gli studi innovativi di Giovanni Reale» come fa il Corriere della sera odierno fa un po' impressione.
Corriere della sera
Friday, April 25, 2008
Novità
Pubblicato da Alessandro Lanni a 10:27 AM
Etichette: Corriere della sera, Giovanni reale
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