Intervista a Massimo Cacciari su Repubblica.
«La composizione sociale del nostro elettorato è drammatica. Noi perdiamo nelle nuove professioni, nei ceti produttivi, negli operai. Vinciamo un po' qua un po' là, ma i settori dove siamo maggioranza sono insegnanti e professori, aristocrazia operaia, pensionati (...) Noi, tra chi lavora, quasi non esistiamo».
Caro Massimo, io lo capisco pure quel che vuoi dire. Non sei il primo che lo dice e ci avrete pure ragione. Ma, santo cielo, ma se io sono un maestro d'asilo, una professoressa di latino e greco, un operaio aristocratico (!) e ho pure votato Pd, mi potrà pure un po' rodere che il sindaco di Venezia mi viene a dire che il partito quasi non esiste tra chi lavora? Non è che poi prendiamo qualcuno di più tra le "nuove professioni" e poi ci perdiamo le professoresse che leggono Repubblica?
Sunday, June 22, 2008
Coperta corta
Pubblicato da Alessandro Lanni a 6:46 PM
Etichette: la repubblica, massimo cacciari
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