Scopro oggi che il mio vecchio professore Tullio De Mauro scrive cose molto sensate, e non me ne stupisco, sulla "questione rom" e gli italiani.
«Ai molti di loro che, come i loro fratelli, cercano una residenza stabile e si sedentarizzano, dal Piemonte al Molise, non si perdona di non essere più nomadi e a chi di loro è ancora vagante non si perdona il nomadismo. Privi di uno standard scritto unitario, le loro parlate sono molteplici e mal afferrabili. Orrore, orrore nel paese degli analfabeti. Li teniamo ai margini e però rimproveriamo loro di essere marginali.»
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Internazionale
Tuesday, June 03, 2008
Paradossi all'italiana
Pubblicato da Alessandro Lanni a 1:55 PM
Etichette: de mauro, internazionale, rom
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1 comment:
Concordo con De Mauro, e non mi stupisco troppo di questi paradossi: l'impegno a costruire le fonti della propria paura è una costante, e non solo in Italia...
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