Io lo capisco, Antonio Polito ha preso d'aceto e Veltroni ha perso. E d'allora, il Riformista dà addosso a Valter. Ogni giorno sta' lì farci la spiega, a volte ha ragione da vendere altre no. Oggi no. Tatuarsi Che Guevara e tatuarsi un celtica sul braccio non è la stessa cosa. Questo non significa che la topica presa da molti sull'«aggressione nazifascistaxenofoba» del Pigneto non sia grave e che la sinistra non riesca ad avere un'idea di quel che passa nel paese. Eppure, non sono la stessa cosa. Chi si tatua una celtica è di destra, chi si tatua il Che non sempre, anzi ora sempre meno, è di sinistra (si pensi a Tyson e Maradona).
Tommaso Labate si è andato a fare un giretto al Pigneto per raccontare un po' l'aria che tira dopo l'uscita dell'Ernesto. Un bell'articolo, ve lo consiglio. Peccato per il paragrafetto "politiano", un po' buttato lì, a bacchettare anche quando, tutto sommato, aveva ragione Veltroni a dire che tatuarsi l'Ernesto sul braccio non vuol dire più nulla.
Friday, May 30, 2008
Puntini sulle i
Pubblicato da Alessandro Lanni a 3:13 PM
Etichette: che guevara, il riformista, pigneto
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