E' bello e condivisibile l'articolo di Serge Latouche sull'austerità consapevole, sulla necessità di una società della decrescita per salvarsi dalla catastrofe ambientale, energetica e sociale incipiente. Tutti i giorni il mondo ci offre argomenti per spendere di meno, mangiare di meno, consumare meno benzina ecc. D'accordo.
Ora, io mi chiedo, se questo funziona per noi da queste parti occidentali, se il discorso fa opportunamente leva sul nostro senso di colpa di sfruttatori, colonizzatori obesi e consumatori compulsivi, perché dovrebbe funzionare anche per un brasiliano, un messicano, un sudafricano? Perché un cinese che ne ha le palle piene di andare in bici e si è appena comprato la macchina dovrebbe lasciarla in garage? Se l'abitante di Soweto conoscesse Alberto Sordi potrebbe obiettare: «m'avete mandato a piedi finora, posso esse' ancora un po' incazzato?».
la Repubblica
Sunday, July 13, 2008
Esportare l'obesità
Pubblicato da Alessandro Lanni a 12:32 PM
Etichette: la repubblica, Serge latouche
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