«Se un giornale è parte della vita di un Paese e non della sua rappresentazione». Così si apre la presentazione di Ezio Mauro di R2 e del quotidiano che cambia.
Non c'è male per il giornale più postmoderno che c'è.
la Repubblica
Wednesday, September 19, 2007
La seconda Repubblica
Pubblicato da Alessandro Lanni a 9:39 AM
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