In Italia, si fa finta di non vederla la crisi. Tu dici: quale? ce ne fosse solo una... Quella dei giornali, che tocca i qui presenti in prima persona. Ce ne fosse uno di giornali grandi e piccoli, che provano a riflettere seriamente sul da farsi. Meglio chiedere lo stato di crisi e aprire gli ombrelli.
Negli Usa, sul mio mensile di riferimento, esce oggi una nuova analisi che prende spunto dal brutta china presa dal NYTimes. Non che ci siano soluzioni mirabolanti, idee geniali per spremere danaro da dove non ne viene, epperò almeno si prende il toro per le corna, senza nascondersi in frasi di circostanza e di autoassoluzione sul «bisogno d'informazione che non morirà mai» o su «quel qualcosa in più che ha la carta» che si ascoltano da queste parti. Magari, dopo la fallimentare esperienza del quotidiano settimanalizzato vediamo se esce qualche idea che funziona un po' meglio.
Tuesday, January 06, 2009
Carta straccia/2
Pubblicato da Alessandro Lanni a 10:07 PM
Etichette: giornalismo, the atlantic monthly
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