Wednesday, April 15, 2009

"Ambientalismo", una parola vecchia

Oggi ho comprato il primo numero di Terra quotidiano ambientalista di proprietà di Luca Bonaccorsi, quello di Left. Tentativo apprezzabile nell'epoca della crisi dei giornali quello di provare a intercettare il lettore di una nicchia, quella ambientalista, che dovrebbe essere per certi versi rinvigorita dalla stagione di vacche magre e di cinture strette. Peraltro, il primo impatto col giornale non è neanche sgradevole. Sembra un po' Metro ma con gli articoli più lunghi.
Eppure, strano a dirsi nell'epoca del global warming e della crisi economica, ho messo a fuoco quanto quel vocabolario, quel modo di essere sensibili alle questioni ambientali, della terra (e della Terra) ecc. sia vecchio. Pensateci. Pronunciate dentro di voi parole come "ambientalismo", "sole-che-ride", "verde". Qual è l'effetto? Su di me di tornare indietro di una ventina d'anni. Le vie della consapevolezza e del rispetto hanno preso altri linguaggi, altre parole, che fanno sembrare l'"ambientalismo" all'italiana una gonnellona a fiori con sotto gli zocchi. Vecchia e manco vintage.

PS. c'è anche una pagina sportiva in Terra. Nell'articolo dedicato alla scomparsa del pugile sordo D'Agata, l'occhiello rivela un certo spirito (pure un po' cinico):

Privo dell'udito e della voce, Mario D'Agata fu campione della categoria gallo e orgoglio azzurro dopo Primo Carnera. Se ne è andato la settimana scorsa, in silenzio.

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