Articolo scritto per Nova24.
«La fine del mondo, anche del piccolo mondo di una comunità dell'Italia centrale, passa da un terremoto non violentissimo ma che distrugge i legami che tengono insieme le persone. E molti di questi legami si realizzano nelle case e nelle scuole, nelle università e negli uffici, che a L'Aquila ancora sono danneggiati gravemente». Mary Comerio insegna a Berkeley, in California, in una terra che sa per certo o quasi (al 94 per cento) che nei prossimi trent'anni ci sarà una scossa analoga a quella del sisma che ha stravolto l'isola di Haiti giusto un anno fa.Prosegue qui
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