Monday, October 06, 2008

Mi ricordo, sì, io mi ricordo


Sto leggendo l'inchiesta che Silvia Ballestra ha dedicato a quella stagione che sembra lontana secoli in cui Giuliano Ferrara pontificava per via metafisica intorno all'embrione, alla vita, alla morte, all'omicidio senza assassini ecc. Le cose andarono come andarono, la lista pro-life prese quanto il partito della terza internazionale, Ferrara si rinchiuse nella sua fortezza Bastiani del Foglio e tutto tornò come prima. Anche Boselli scomparve sepolto non tanto dal ricatto maggioritario di WV quanto dall'inconsistenza politica della sua proposta, inconsistenza analoga e contraria a quella di Ferrara (d'altra parte, se Ferrara prende lo zerovirgola, perché i noFerrara dovevano prendere di più).
A leggerli ora, i resoconti indignati e sbigottiti di Silvia, fanno uno strano effetto. Da una parte c'è il fatto che l'aborto clandestino non è affatto scomparso (lo dice pure il Corriere di oggi), che gli obiettori di coscienza si moltiplicano negli ospedali, che la Ru486 è ancora un tabù. Dall'altra però - se a un fantoccio ideologico se ne è subito sostiuito qualche altro - la crassa ignoranza e violenza di un essenzialismo cattolico, pure di riporto, pare ricondotta nel suo giusto alveo, la canonica. Almeno per ora.

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