Come dicevo qui, sono stato a Padova. Ed è stato proprio un bel stare. Una chiacchierata in libreria molto istruttiva, molte persone attente e interessate. Soprattutto ho scoperto cosa s'intenda quando si parla di comunità e di Nordest. Cioè, in verità non sono sicuro che i sociologi "nordologi" ne parlino proprio in questo senso, però credo che un po' c'entri. Ho conosciuto il gruppo di scrittori che qualche anno fa ha partorito I nuovi sentimenti, una raccolta di testi (racconti, appunti ecc.) che dovrebbe anche essere una sorta di manifesto di una nuova poetica, il "realvisceralismo" lo definiscono ironicamente.
Ma non sono (solo) le qualità letterarie che mi hanno colpito. C'è una voglia di stare insieme che non è normale, ve lo assicuro. Passano ore e ore a discutere di libri, di scrittura e di tutto il discutibile (l'altra sera a cena hanno litigato intorno alla gnosi, per dire). E' la passione che ci mettono in questi meeting, anche i più leggeri, che fa specie. Si beve spritz, si commenta quel testo di quello, di quell'altro, si beve birra, ci si accalora. Si beve grappa.
A guardarli insieme, giovani e "vecchi" danno l'idea di essere in "Amici miei", ma colto e padano però.
Wednesday, October 29, 2008
Voglia di comunità
Pubblicato da Alessandro Lanni a 11:15 AM
Etichette: comunità, i nuovi sentimenti, Io, padova
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