Nel mio personalissimo cartellino di inizio anno ci sono un dubbio, una mezza delusione e delle promettentissime prime 50 pagine.
Il 2009 era partito con il mio primo Murakami Haruki, After Dark, in effetti non male sebbene forse troppo giapponese per la mia inclinazione al sapido (6). Poi avevo proseguito con un Carlo Lucarelli storico, L'ottava vibrazione, serie di vicende intrecciate che si svolgono in Eritrea sul finire del XIX secolo, a ridosso della disfatta di Adua. Ci si è impegnato molto, Lucarelli, a studiare per rendere storico un romanzo avrebbe una trama standard da noir qualsiasi. Ci ha studiato pure troppo, ché è sempre lì a sottolineare le differenti lingue, le parole, i vestiti (pochi), i nomi, ecc. in un continuo show off che invece di contestualizzare l'azione fa vedere il lavoro dell'autore e basta. La morale è: quando si vede la mano del pittore e non il dipinto, il quadro è venuto male (4,5).
Invece ho appena iniziato - e le prime pagine mi dicono che ho fatto bene - Io sono Charlotte Simmons librone difficile da sfogliare a letto di Tom Wolfe. Vediamo come prosegue (per ora 7). Stay tuned.
Saturday, February 07, 2009
Libri, poteva andare meglio, ma...
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