Sembra ovvio ricorrere alle scoperte della genetica per definire il passaggio da feto a persona, ed è in termini biologici che si può fissare il momento in cui un vecchio torna a essere solo corpo e non più persona. Nel fare così, tuttavia, non ci accorgiamo delle conseguenze devastanti di quello che decidiamo di «dare per scontato».Così Paolo Legrenzi e Carlo Umiltà sul Domenicale del Sole24ore anticipano il loro libro in uscita in questi giorni, Neuro-mania. Uno psicologo e un neuropsicologo mettono in luce tutto il non detto, il trascurato, il dimenticato, il tralasciato per ignoranza, del dibattito sulle questioni «eticamente sensibili». Si tratta di un tema a cui si è già accennato da queste parti. In sintesi che il cervello non pensa e che il corpo non vive e non muore.
Sunday, March 15, 2009
La questione dell'essenza
Pubblicato da Alessandro Lanni a 2:05 PM
Etichette: filosofia, Io, neuroetica
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